Roma 23 marzo 2016
Spett.le
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
On. Dario Franceschini
Via del Collegio Romano 27 Roma
Con la presente la scrivente AGI Spettacolo chiede un incontro per rappresentare gli effetti devastanti del taglio del sostegno al reddito subiti dai lavoratori discontinui, giornalieri e saltuari, del settore audiovisivo e dello Spettacolo in generale, determinatosi a seguito dell’introduzione della NASPI in sostituzione di ASPI e MiniASPI, come già segnalato nella richiesta di incontro urgente del 3 Aprile 2015, rimasta ad oggi ancora disattesa, inviata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Presidente dell’INPS che Ella ha ricevuto in copia per conoscenza. Si sono già determinate cospicue riduzioni dell’importo degli assegni erogati come sostegno al reddito e, in mancanza dei interventi correttivi, le decurtazioni saranno sempre maggiori fino al moltiplicarsi dei casi di esclusione dalla prestazione a parità di contributi versati. Non Le sfuggirà, dunque, che la conseguenza del fenomeno che denunciamo non potrebbe che essere quella di una consistente dispersione professionale dovuta proprio alla contemporanea riduzione delle occasioni di lavoro, delle paghe e del sostegno al reddito cui si assiste nel mondo dello Spettacolo, che rappresenta una delle eccellenze del nostro paese nel mondo. Ci aspettiamo a questo punto dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo un energico ed autorevole intervento finalizzato ad ottenere i necessari correttivi alle distorsioni della legge per assicurare la continuità delle prestazioni di sostegno al reddito in un settore caratterizzato strutturalmente dalla discontinuità dei rapporti di lavoro. Una condizione molto simile alla stagionalità per la quale l’ordinamento, del resto, già riconosce un regime speciale dei trattamenti destinati ai lavoratori discontinui dell’agricoltura mentre, proprio per il settore del Turismo, c’è già stato un giusto riconoscimento, ancorché temporaneo, del carattere strutturale della discontinuità del lavoro con un provvedimento straordinario per il 2015 che potrebbe diventare definitivo. Si può ignorare la specificità dei lavoratori dello Spettacolo? Crediamo di no. Perciò, al fine di ricercare anche per i lavoratori dello Spettacolo misure correttive idonee alla salvaguardia delle prestazioni per i periodi di non lavoro Le chiediamo un urgente incontro e restiamo in attesa del Suo sollecito riscontro. Distinti saluti.
Angelo C. Ciaiola
(presidente)